domenica 25 maggio 2014

LE MANI DEL BAMBINO SONO IL SUO VERO MAESTRO (M.Montessori)

Le attività dei grandi nella scuola dell'infanzia 
...soffermiamoci sui più grandicelli, quelli dei quattro/cinque anni, che attraversano un periodo delicato di trasformazioni psicologiche, di nuova percezione di sé e della realtà. questi bambini cambiano il loro modo di agire, spostano su altro il desiderio di manipolare, di sperimentare con le proprie mani: hanno esplorato fin dal primo anno di vita, ma ormai si muovono su un piano ben più complesso. Conoscono vari materiali  , se hanno avuto la possibilità di farne uso: ora vogliono farli propri in un modo nuovo. Non occorre cambiarli, solo permettere loro di adoperarli con quella ricerca creativa che è propria di questa età...
...altro fascino grande riveste tutto ciò che vola, fatto con le proprie mani:semplici aquiloni persino in carta da giornale, leggere palle di carta legate a u filo da roteare e lanciare, piccoli aeroplani, minuscoli paracadute. occorre poi trovare il posto buono per lanciarli, seguirli con lo sguardo e andarli a recuperare...
Mantenere lo sguardo verso il cielo significa anche sviluppare una sensibilità verso i cambiamenti climatici: tempo "bello", tempo "brutto", che assurdità! Vuoi mettere il piacere di pesticciare in una pozzanghera, di tuffare le mani nella neve!?
Con i bambini si possono osservare i cambiamenti e goderne sempre, gustare il fascino dei temporali, la sorpresa della prima neve.Si può preparare uno speciale calendario su cui annotare giorno per giorno, con disegni e figure, quello che il cielo ci propone.
La vita all'aperto è poco incoraggiata nelle nostre scuole: siamo un paese a clima temperato, ma i nostri bambini dalle Alpi alla Sicilia , stanno quasi sempre al chiuso. Il tempo passato all'esterno sembra sprecato, forse perché non si fanno schede né disegni. Eppure, come non notare che là fuori ci sono meno conflitti, che i bambini cercano nascondigli, inventano giochi del far finta secondo modalità tutte loro. Se hanno oggetti a disposizione costruiscono storie anche complicate, parlano tra loro, ridono, scoprono il piacere di cominciare a progettare insieme in due o tre...
 La terra è soprattutto il luogo dal quale - e che prodigio! nascono e crescono le piante, e se il giardino è ben organizzato, si possono raccogliere frutti, questi si da mangiare!Lamponi o fragole, mele o pere anche per far torte nella cucina della scuola, coltivare insalata e pomodorini, erbe aromatiche (il prezzemolo tritato con una piccola mezzaluna è ottimo sulle patate o sulle zucchine lessate o tagliate dai bambini; le foglie di menta sono gradevoli per una tiana: ccome raccoglierle senza strapparle?). Seguire le trasformazioni di un fiore di fagiolo in baccello, dei fiori di zucchina o di zucca in frutti che possono diventare grandi come quelli delle fiabe e i cui semi essiccati sono buonissimi da sgranocchiare: ecco attività che stimolano sensibilità profonde per i fenomeni vitali...e che faremo dei piccoli animali che si annidano nel terreno? Come fanno a vivere lì sotto al buio? E  delle lumachine che spuntano alle prime piogge e si mangiano il nostro lattughino?Proprio nelle scuole delle città bisognerebbe sempre reperire un angolo di terra da zappare, seminare, innaffiare, procurando attrezzi veri anche se di piccola misura, scegliendo piante che resistano durante l'estate"...(Grazia H. Fresco, 2005).

                                             Bambini che giocano - Helsinki, maggio 2014

Leggendo tra articoli vari  casualmente ritrovo  questo interessante di G.H.F. datato nel 2005,  ma attualissimo per il tema legato allo stare all'aria aperta, alla coltivazione dell'orto, alle attività varie che possono essere realizzate da bambini di 4/5 anni avendo in mente un bambino attivo e autonomo!

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