mercoledì 14 maggio 2014

Helsinki, scorci di infanzia

Viaggiare è certamente una delle esperienze che preferisco realizzare;  a questa mia passione aggiungo se me ne è data opportunità, la voglia di scoprire  altri mondi infantili, altri modi di "vedere" l'infanzia. Il recente viaggio ad Helsinki è una di queste esperienze che ritengo sia valsa la pena di aver fatto.
Vista dall'alto in prossimità di Helsinki
Grandi distese di terra fredda, laghi, betulle...un clima davvero poco confortante per una come me che ama il sole, il caldo. Eppure sento  una forte  attrazione e ammirazione   per una nazione che , attraverso scelte politiche mirate,ha tenuto  e  tiene in gran conto il mondo infantile, i bisogni e le necessità del ruolo genitoriale. In realtà tutti sappiamo che i primi anni di vita di un bambino segnano "la differenza"; se curato, amato, ascoltato un bambino cresce in modo armonico sereno e può avere migliori opportunità di crescita  intellettuale e sociale nel corso della sua vita Altre recenti indagini hanno constatato che i bambini che frequentano nidi di qualità hanno queste stesse possibilità. Eppure queste constatazioni, queste nostre conoscenze non riescono ad essere pianificate concretamente. Vivo la realtà dei servizi educativi da oltre trent'anni e  spesso mi sono trovata a difendere piccole posizioni conquistate dopo anni di lotte per poi, in un tempo incredibilmente veloce, trovarmi di fronte a scelte e decisioni prese dall'alto mirate ad una drastica inversione di marcia.
In Finlandia  il sistema educativo riflette una impostazione di grande considerazione del mondo infantile e di conseguenza anche la categoria degli insegnanti e degli educatori ne trae i suoi vantaggi. 

Il nostro primo incontro è avvenuto alla sede del Sindacato OAJ che vanta un tasso percentuale del 95% di  insegnanti iscritti e che , per tale motivo  ,ha  anche una forte capacità di negoziazione; si può pertanto  considerare un attore molto importante rispetto alle politiche educative del Paese.La Finlandia è una di quelle realtà in cui la negoziazione è fondamentale; l'ultimo sciopero del settore  risale  a circa trent'anni fa.
Come simpaticamente ci fa presente Rtva Semi "in inverno è preferibile discutere intorno ad un tavolo piuttosto che fare manifestazioni fuori!".



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